Capire il valore dei gettoni d’oro è un dilemma che si pongono in molti, soprattutto chi li riceve come premio o chi ne possiede alcuni in eredità o tramite concorsi. Il loro valore non è mai fisso, ma dipende da vari fattori come il peso, la purezza dell’oro, la quotazione di mercato e persino le tasse. Prima di decidere se vendere o convertire i gettoni d’oro o semplicemente conservarli, è fondamentale comprendere come avviene la valutazione e quali sono i meccanismi fiscali che incidono sul guadagno reale. Innanzitutto se non sai da dove cominciare, affidati ad Affarinoro, il compro oro di Palermo, specializzato in metalli preziosi di ogni genere e in compravendita di gioielli, monete, ecc..

Molti si chiedono come sia possibile convertire gettoni d’oro in euro in maniera immediata. In realtà, una volta ricevuti i gettoni, occorre rivolgersi a operatori autorizzati come Affarinoro per una conversione precisa. Il nostro staff procederà alla valutazione, verificherà il titolo del metallo e proporrà una cifra che può essere inferiore al valore teorico, perché devono applicare commissioni di gestione e margini di rivendita. È per questo che vendere i gettoni subito dopo averli ricevuti non sempre garantisce il massimo ritorno, mentre attendere un momento in cui la quotazione dell’oro è favorevole potrebbe comportare un vantaggio. Tuttavia, rimandare la vendita espone al rischio opposto: se il prezzo dell’oro scende, anche il ricavo diminuisce.

Il valore dei gettoni d’oro non è mai identico a quello dichiarato in una vincita. Bisogna distinguere tra valore nominale e valore effettivo in euro, tenendo conto di peso, carati, quotazione di mercato, tasse e spese di gestione. Sapere con chiarezza quanto valgono i gettoni d’oro è fondamentale per decidere se venderli subito o aspettare, evitando sorprese. Chi desidera monetizzare i propri gettoni dovrebbe rivolgersi a compro oro come il nostro di cui potersi fidare, così da ottenere la migliore valutazione possibile nel pieno rispetto della legge.

I gettoni d’oro utilizzati come premi televisivi o come riconoscimenti speciali non sono mai in oro puro, ma realizzati in oro a 18 carati, ovvero con una percentuale di metallo prezioso pari a 750 millesimi e il restante composto da leghe più resistenti. Il loro peso medio si aggira tra gli otto e i dieci grammi e questo incide direttamente sul valore intrinseco. Non basta quindi considerare la scritta “gettoni d’oro” per conoscerne il valore: è necessario tener conto del contenuto effettivo di oro puro e della quotazione dell’oro giornaliera aggiornata del metallo, che varia ogni giorno sui mercati internazionali.

Chi riceve una vincita in gettoni d’oro deve considerare che l’importo nominale comunicato non corrisponde mai al guadagno reale. I premi, infatti, sono soggetti all’IVA del 22% e a una ritenuta del 20%, oltre a spese aggiuntive per trasporto e gestione che si applicano quando il premio supera determinati importi. Anche la scelta del momento in cui monetizzare incide sul risultato finale, perché l’oro potrebbe subire oscillazioni di prezzo tra il giorno della vincita e il momento della consegna o della vendita.